Il canto del sassofono si è ridotto nel silenzio, rotto dal fragoroso applauso del pubblico incantato dalla performance.
Spingendo i suoi interessi oltre i canoni del repertorio standardizzato, appartiene alla ristretta cerchia di musicisti capaci di interpretare il più classico dei concerti, la più ardita composizione contemporanea, la composizione con elettronica e il brano di improvvisazione con lo stesso virtuosismo e la stessa coerente ed efficace musicalità.
Luciano Berio con la vertigine fantastica della Sequenza IXb, Giacinto Scelsi, con la poesia rarefatta e sospesa dei Tre Pezzi, e Karlheinz Stockhausen, con la sicurezza di segno e la suggestione vigorosa di In Freundschaft. Un impegno molto pesante sia sul fronte strumentale che in quello interpretativo, assolto da Nardi con intelligenza e bravura notevolissime.
Nardi sassofonista di rango. Il concerto ha dato modo di ascoltare la straordinaria abilità strumentale di Giovanni Nardi anche nei due brani di Scelsi e Berio (in quest'ultimo, in particolare dove le difficoltà tecniche sono davvero impervie). Successo calorosissimo per l'interprete e i tre compositori.
Brano eseguito da Giovanni Nardi con perizia di virtuoso.
I musicisti impegnati si muovono con agilità e perizia tra le atmosfere create dall'inconsueto accostamento di sassofono e violoncello. Ottimo disco.
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